San Francesco e l'invito a guardare Gesù
Il giorno in cui la Chiesa celebra l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, celebra dunque l’Annuncio della Salvezza, è secondo Mons. Morosini, un giorno ideale per dedicare, come in ogni corso di esercizi è tradizione che si faccia, un pensiero particolare alla Vergine Santissima. Così nell’omelia sua Eccellenza ha ricordato la prontezza e l’obbedienza di Maria che accoglie in sé il Mistero del Verbo di Dio che si fa carne. Maria, come Gesù, corrisponde al volere di Dio con il suo pieno sì, quel sì che la condurrà sin sotto la Croce, quel sì che l’ha fatta Corredentrice. Il Mistero dell’Incarnazione è il Mistero di Dio che si svuota della sua divinità per assumere anche la natura umana, venendo a condividere le nostre stesse condizioni di fragilità, di precarietà, sino al loro apice: la morte e la morte ignominiosa della Croce.
Nell’incontro delle 11,00, Mons. Morosini ha sviluppato una meditazione sul senso della Passione di Cristo, prendendo spunto da alcune riflessioni del Cardinale Martini che mettevano in luce il modo in cui Gesù intendeva la sua glorificazione e la sua esaltazione, ossia la corrispondenza che queste avevano con la sua crocifissione e morte. Ci ha, inoltre, illustrato ancora più nel profondo come la contemplazione del Crocifisso ha impregnato la vita di San Francesco, analizzando diverse espressioni che il Santo Padre Fondatore ha utilizzato in alcune sue lettere, nonché nelle Regole, nel Correttorio e nel Cerimoniale.