NOTE BIOGRAFICHE
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Oscar Luigi Scalfaro nacque a Novara il 9 settembre del 1918. Si laureò in Diritto all’Università Cattolica di Milano. Durante il governo fascista di Benito Mussolini, mise le sue conoscenze giuridiche a servizio di chi esercitava l’opposizione al regime dittatoriale. A seguito della II Guerra Mondiale intraprese la carriera fiscale. Fervente cattolicesimo, fu uno dei primi entusiasti seguaci del partito della Democrazia Cristiana durante il governo del fondatore del partito, Alcide de Gaspari. E fu eletto membro dell’Assemblea Nazionale nel 1946. Occupò il posto di deputato ininterrottamente sino alla sua nomina a Presidente della Repubblica. Prima di tale incarico fu Sottosegretario del Ministero del lavoro nella decade del 1950, e durante la successiva ricoprì l’incarico di Ministro dei Trasporti, dell’Educazione e alla fine quello di Ministro dell’Interno.
Eletto Presidente della Repubblica nel 1992, dovette affrontare un’epoca critica per la nostra nazione: era stato da poco assassinato dalla Mafia Giovanni Falcone, e numerosi politici erano stati implicati in gravi scandali di corruzione. Quando gli italiani votarono a favore del nuovo sistema elettorale nel referendum dell’aprile ’93, Scalfaro decise di sciogliere il Parlamento e convocare nuove elezioni per l’anno seguente. Furono gli anni che videro l’escalation politica dell’imprenditore, Silvio Berlusconi. Molti dei politici che avevano governato l’Italia dal termine della Guerra, persero i propri incarichi e i partiti che avevano dominato la scena politica italiana sino a quel momento videro scemare inesorabilmente la loro rilevanza.
Uomo deciso e forte, Oscar Luigi Scalfaro mantenne ferma la sua prerogativa costituzionale di sciogliere il Parlamento quando lo avesse considerato opportuno e di nominare un nuovo Primo Ministro in caso di perdita della maggioranza parlamentare, come accadde a Berlusconi.
La sua semplicità ed austerità contribuirono al lento processo di ricostruzione politica dopo gli scandali degli anni ’90. Una figura apprezzata e stimata dagli italiani terminò il suo mandato di Presidente nel maggio del 1999, al suo posto subentrò l’ex ministro Carlo Azeglio Ciampi.
