Da premuroso direttore dell’anima di questa sua figlia prediletta da Dio, padre Dalmau si preoccupava di darle testi da leggere per la sua formazione spirituale ma, come lui stesso racconterà, da un certo momento in poi, Suor Filomena poté leggere solo un libro…
Padre Dalmau le aveva prestato un volume “perché vi si esercitasse in pia lettura, e vi ricavasse come da un favo prezioso alimento gustoso per il suo spirito”. Ma si verificò un evento straordinario che rese impossibile la prosecuzione della lettura.
Erano i primi mesi del 1863; mentre Suor Filomena si trovava nella sua cella, raccolta in preghiera, le apparve Gesù. Egli le si fece vicino, le poggiò il braccio sinistro sulla spalla e con la mano destra le indicò la piaga del costato. “Queste mie piaghe –le disse– devono essere la tua lettura e l’unico tuo libro”.
Da allora Suor Filomena non lesse più alcun libro, poiché le avveniva di non poter in alcun modo concentrare la sua attenzione su quanto leggeva, né trattenere nella mente quanto letto.
“Il libro suggeritomi è Colui che per mio amore fu crocifisso, poiché nel Crocifisso trovo la mia consolazione e nel SS. Sacramento la mia fortezza”, scrisse al suo Padre spirituale. Per questo motivo gli riconsegnò il libro. “Nella mia cella è divenuto un mobile inutile” gli confidò.
Gesù voleva che concentrasse tutta l’attenzione sulla sua Passione e quella sarà per lei, sino alla morte, l’unica meditazione possibile l’unico ricordo indelebile.