NOTE BIOGAFICHE
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San Giovanni Bosco (1815-1888), sacerdote italiano conosciuto anche come Don Bosco, è uno dei santi italiani più e amati. Sin da giovane sacerdote si dedicò all’educazione della gioventù emarginata dei quartieri poveri di Torino intendendone le problematiche e le difficoltà e si mobilitò per creare per loro prospettive per il futuro. Istituì, nel 1845, a tal fine, gli Oratori Festivi, ispirato dagli Oratori di san Carlo Borromeo, nei quali accolse giovani che chiedevano formazione e un’istruzione professionale per poter sussistere. Creò dunque scuole diurne e notturne, seminari, collegi, centri educativi professionali ed agricoli.
Scrittore, editore, predicatore, sociologo e diplomatico, la sua fama di santo ha acquisito carattere eminentemente popolare. La sua opera principale consistette nella fondazione di istituti religiosi, come la Congregazione di San Francesco di Sales, chiamata Società Salesiana su consiglio di un Minimo, il Venerabile padre Bernardo Maria Clausi. Questi consigliò don Bosco di dare il titolo di società alla sua fondazione religiosa perché non cadesse nelle imminenti leggi di soppressione dei Regolari. La Società Salesiana nacque a metà del XIX con l’obiettivo di formare la gioventù specialmente quella più svantaggiata. Papa Pio IX appoggiò l’opera che ebbe l’approvazione definitiva nel 1869. Nel 1872 don Giovanni Bosco fondò, sempre a Torino, con l’aiuto di santa Maria Mazzarello, la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, appellate anche salesiane; pure questo istituto era dedicato all’educazione della gioventù e ad esso si ispirarono altre congregazioni femminili che presero il nome di salesiane. Altra fondazione di don Bosco fu quella della Pia Unione dei Cooperatori Salesiani e i Missionari e missionarie Salesiani. Tutti questi istituti si diffusero in tutto il mondo con grande velocità.
L’importanza dell’attività pedagogica di Don Bosco, considerato precursore di quella che, anni più tardi, sarà conosciuta come “insegnamento professionale, situa la sua figura tra i più grandi pedagoghi del secolo XIX. Canonizzato da Pio XI nel 1934, la sua memoria si celebra il 31 maggio.