La riscoperta di una splendida figura
di donna e di religiosa
Con soddisfazione e vera gioia, il 29 ottobre alle 17,30, la nostra Cappella ha ospitato l’evento della presentazione del libro di don Alessandro Fortunati, presbitero nella diocesi di Perugia, dedicato alla figura della Serva di Dio suor Maria Maddalena del Crocifisso, Terziaria Minima e Fondatrice delle Terziarie Minime Paolane. Il libro è il frutto della sua tesi di laurea in Storia della Chiesa, discussa il 12 dicembre 2023 all’Università Pontificia Santa Croce in Roma. Il titolo della tesi ed ora del suo libro è: «Un singolare caso di spiritualità “Minima” di San Francesco di Paola nell’Umbria del XVIII secolo: suor Maria Maddalena del Crocifisso al secolo Ersilia Foschi Bolognini (1690-1760)». Un elaborato davvero interessante e prezioso per il nostro Ordine che, grazie alle ricerche archivistiche di don Fortunati, ha potuto apprendere molte notizie e conoscere materiale inedito inerente alla figura della Serva di Dio, tra cui moltissime sue lettere e un quaderno con sue meditazioni personali. Veramente un tesoro per i Minimi.
La presentazione ha avuto come moderatore padre Domenico Crupi, Sacrista del Santuario ma anche incaricato del TOM a livello regionale e ha visto l’intervento iniziale di suor Maria degli Angeli, Madre Vicaria della nostra Comunità, che si è soffermata sui motivi che ci spingono oggi a ripresentare e a rivalutare la figura poco esplorata di Madre Maria Maddalena del Crocifisso. La presentazione è stata a carico dell’Arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ex superiore generale dell’Ordine e stimato studioso della nostra spiritualità.
Sin dal momento in cui don Alessandro ci ha mostrato il desiderio di scrivere la sua tesi di Storia della Chiesa su suor Maria Maddalena del Crocifisso, lo abbiamo incoraggiato e sostenuto in questa impresa che, sicuramente, non avrebbe mai pensato gli potesse dare tante soddisfazioni, ma è lui stesso a dirlo: Suor Maria Maddalena sta tracciando il cammino.
Momento della presentazione a carico del moderatore P. Domenico Crupi
Come ha spiegato, alla presentazione del libro, Madre Maria degli Angeli, il nostro interesse verso questo lavoro di don Fortunati nasce dal legame che ormai da oltre cinquant’anni si è stabilito tra il Secondo Ramo dell’Ordine dei Minimi e la Serva di Dio. Ha detto Madre Maria degli Angeli: Suor M. Maddalena avrebbe voluto tanto fondare i suoi eremi nell’osservanza della clausura, cosa che non le fu concesso dalle autorità ecclesiali dell’epoca ma che secoli dopo venne a realizzarsi per opera della divina Provvidenza quando nel 1967, chiusa la fondazione di Fermo e rimasta solo quella di Todi come unica realtà di Terziarie Minime Paolane, la comunità chiese alla Presidente della Federazione delle Monache Minime, di poter essere ammessa nel nostro Secondo Ramo e di professare la nostra Regola, come avvenne, diventando, con l’aggregazione di alcune monache arrivate dalla Spagna, un monastero del Secondo Ramo dell’Ordine dei Minimi, ad ogni effetto. Così noi, monache Minime, siamo diventare, per volontà di Dio, custodi dei resti mortali della Serva di Dio, che riposano nel monastero di Todi, e in un certo senso anche le custodi della sua storia e della sua esperienza spirituale.
Ma alla base di questo interesse e dell’impegno per la realizzazione di questa presentazione, che è stata sponsorizzata anche dalla Fondazione San Francesco di Paola ONLUS e dalla Basilica Regionale Santuario San Francesco di Paola, vi è la ferma convinzione che la vita di suor Maria Maddalena, al secolo Ersilia Foschi, possa dire molto a tante persone che sono reduci da esperienze passate difficili, se non addirittura drammatiche.
La storia di Ersilia è una storia di peccato e di misericordia, di grazia e di sforzo ascetico nel cammino della conversione. Lei fu una donna forte, decisa, intraprendente, appassionata, che aveva avuto tutto dalla vita: una famiglia nobile, abbondanza di beni materiali, bellezza, intelligenza, potere… e che, nel suo desiderio di autoaffermazione, arrivò a sviluppare un abituale contegno sdegnoso e sprezzante, molto aspro e umiliante, verso quanti non fossero del suo livello sociale o non risultassero di suo gradimento. Dopo il matrimonio, probabilmente influenzata dalla delusione di un rapporto freddo e distante e dai continui tradimenti da parte del suo consorte, si diede a tutti gli eccessi di una vita immorale […] La sua conversione radicale è oggi per tutti noi una conferma assordante dell’opportunità offerta a ogni uomo di rialzarsi, appoggiandosi alla Croce di Cristo, e di essere riabilitato dal perdono divino, ritrovando la verità di se stesso nel rapporto con il Dio dell’Amore.
Infatti, come ha raccontato mons. Morosini, Ersilia dopo la conversione (1724) cambia vita e, a seguito della morte del marito, si lancia nell’avventura di una vita eremitica fondata sulla Provvidenza di Dio come unica risorsa per vivere, quindi, spesso, ai limiti dell’umanamente possibile per la precarietà totale di mezzi di sussistenza, ai quali aggiungeva l’asperità di durissime penitenze. Dopo una visione di san Francesco di Paola che la invita a prendere il suo abito e a seguirlo, Ersilia comprende che il suo cammino è al seguito del Paolano come fondatrice di una realtà (diversa da quella del nostro Secondo Ramo), in cui vivere la vita penitente e quaresimale promossa dal Santo. Dopo l’arrivo di alcune donne che volevano condurre la sua stessa vita, decise di iniziare l’opera di fondazione. Fondò un primo monastero di Terziarie Minime Paolane in Todi e poi a Porto di Fermo ove morì a settant’anni.
Mons. Morosini ha reso l’ascolto interessante e appassionante
Sua Eccellenza, mons. Morosini si è complimentato pubblicamente con l’autore per lo studio svolto, storicamente ineccepibile, sottolineando come don Alessandro abbia passato in rassegna personaggi storici di quel periodo, che si sono in qualche modo intrecciati con la vicenda di Madre Maria Maddalena, offrendone dei ritratti molto precisi che hanno arricchito il lavoro, che ha come pregio, inoltre, la grande mole archivistica consultata dall’autore. Mons. Morosini, ha sottolineato l’elegante discrezione del Fortunati che non si lancia mai in commenti o giudizi su persone o situazioni, le presenta da storico qual è con ricchezza di particolari e facendo osservazioni sempre misurate. Con la sua proverbiale capacità oratoria il vescovo emerito di Reggio Calabria- Bova, ha presentato in semplicità questo lavoro storico e molto articolato, rendendo l’ascolto dei partecipanti interessante e appassionato.
Don Alessandro Fortunati durante il suo intervento
L’intervento finale di don Alessandro, molto applaudito, ci ha dato la possibilità di conoscere i motivi che lo hanno spinto a scegliere come oggetto della propria tesi di dottorato la figura di suor Maria Maddalena, ai molti sconosciuta; inoltre, ci ha permesso di scoprire il legame che ormai unisce l’autore alla Serva di Dio, la sua personale visione su questa donna, che un po’ come Santa Teresa d’Avila, era pratica, ben calata nella realtà, pur essendo una mistica e un’asceta che da essa si era distaccata, ma dimostrando di sapervi rientrare con tutta la dimestichezza di una donna dell’alta nobilità. Una donna realista, a detta di don Alessandro, che si troverà a vivere la sua vita di fondatrice a Todi prima alle prese con un devoto ed entusiasta vescovo del tutto favorevole alla sua opera, e poco dopo l’inizio della fondazione (a causa della morte del suddetto), sotto l’episcopato del suo successore, rigoroso e pessimista, incapace di credere nella forza della Provvidenza divina, e dunque totalmente contrario alla forma di vivere scelta da suor Maria Maddalena che dovrà per questo soffrire affrontare non poche contrarietà.
Insomma, una storia avvincente che don Alessandro ha promesso di riscrivere in un libro di più agile fruizione e che speriamo possa presto venire alla luce. Per il momento lo ringraziamo per lo sforzo enorme, fatto in questi anni di ricerca e studi e che hanno dato vita a questo lavoro che abbiamo volentieri presentato e che consigliamo di acquistare a tutti gli appassionati di storia e dei santi dell’Ordine dei Minimi.