Per educare figlie forti

Consigli per educare figlie forti

I CONSIGLI DELLA PEDIATRA MEG MEEKER

PER EDUCARE FIGLIE FORTI

IN QUESTA SOCIETÀ IMPAZZITA

Fonte: www.religionenlibertad.com

Meg Meeker è una pediatra e una popolare autrice di libri sull’educazione in famiglia, specialmente in questa nostra epoca pericolosa per i bambini e adolescenti. Alle sue anteriori pubblicazioni, tali come Genitori forti, figlie feliciEroe. Come essere il padre forte di cui i tuoi figli hanno bisogno, aggiunge ora Educare figlie forti in una società liquida.

La dottoressa si era dimostrata in precedenza molto preoccupata per problematiche come i disturbi alimentari (anoressia, bulimia, sovrappeso eccesivo), i danni della rottura emotiva e il sesso prematuro, l’abuso dell’alcol e le droghe, comprovando come essi danneggino i bambini e gli adolescenti. Adesso aggiunge a tutto questo nuove preoccupazioni, quali sono: la dipendenza dagli schermi, la confusione sessuale a causa dell’ideologia del “genere fluido” e la cultura del vittimismo, che non forma ragazze forti ma ragazze malcontente che gettano la colpa di tutto “sulla società” e “gli altri”… che è ciò che hanno visto fare ai loro genitori.

Leggere Meg Meeker incoraggia ad essere un genitore migliore e non scoraggia perché non propone cose impossibili. Spesso, basta semplicemente che il papà stia più tempo a casa o che sembri stare vicino, che dedichi alcuni momenti a stare con la bambina e ad ascoltare le sue cose, e che sappia dirle “no” a tutta una serie di cose, cominciando per “non puoi andare a questa festa dove non supervisiona nessun adulto e dove sospetto che ci sarà alcol”. Anche la mamma deve farlo. Le adolescenti dicono che non hanno bisogno degli adulti, però sì che ne hanno bisogno e molto. “Alle scuole superiori, sapranno cos’è bere e fumare, mettersi insieme e coricarsi con chiunque; e molte penseranno sia proprio questo ciò che ci si aspetta da loro, sebbene in realtà lo odino, come così accade. Già al secondo anno della carriera scolastica, se non prima, conosceranno ragazze che soffrono ansia e depressione e sapranno di ragazzi che si sono suicidati alla loro età”, avverte l’autrice.

Questo è un libro facile da leggere, pieno di dozzine di esempi e casi chiari, un libro di cui hanno disperatamente bisogno molti padri e madri e che ci aiuterà ad orientarci, come avvisa il titolo, “in una società liquida”, specialmente ostile ai nostri figli e nipoti. Il libro si struttura in 11 capitoli che sono raccomandazioni ai genitori:

 

  1. CONOSCI IL SUO CUORE

Non importa la brontolona o scontrosa che sia tua figlia, vuole 4 cose: amare, essere amata, avere legami intensi (con i suoi genitori, con un paio di amici… necessita pochi vincoli intensi, non molti vincoli superficiali) e prendersi cura degli altri (animali, fratellini, bambini, amici in difficoltà). La relazione salda con Dio, spiega la dottoressa Meeker, aiuta in queste 4 cose, giacché implica amare Dio, sapersi amata da Dio, avere un vincolo saldo con Dio e sapere che Dio ci spinge a servire gli altri.

 

  1. RISPONDI ALLE SUE QUATTRO DOMANDE ESISTENZIALI

Da dove vengo? È importante la mia esistenza, ho un valore e un significato? C’è una morale normale per vivere? Dove vado, che ne sarà di me? “Tua figlia è nata con un istinto che la spinge a cercare risposte a queste quattro domande esistenziali”. Se i genitori danno la sensazione che il valore della loro figlia dipende dai voti, dai risultati sportivi, artistici o di popolarità, finiranno per soffrire molto. Allo stesso modo se le bambine pensano che il loro valore dipenda dai likes di Instagram o dal sembrare sexy.

La dottoressa Meeker è diretta: “centrati in una sola cosa, insegnale che fu creata da un Dio che è Padre e che è Amore. In questi tempi dire qualcosa del genere può risultare polemico, ma è certo. Niente darà a tua figlia un senso più profondo, di valore personale, come dirle che Dio la creò per una ragione. Lo dico come pediatra che ha potuto comprovarlo in innumerevoli occasioni durante la sua attività.  Le ragazze che hanno fede sono immensamente più felici e forti”.

Ai genitori che dicono che preferiscono lasciare che la bambina cresca perché scelga lei se credere in Dio o no, risponde: “insegnale prima chi è Lui e dopo lasciala scegliere. In ogni caso sceglierà da sé arrivato il momento, però nel frattempo l’avrai posta sul buon cammino. Questa è la questione più vitale, e se la eviti, priverai tua figlia di una formazione nella fede e nella religione e la lascerai nell’ignoranza più assoluta e pericolosa”.

 

  1. MAMMA: SII CONSIGLIERA, ALLEATA E COLLANTE

Le figlie vanno alle proprie madri come coloro che procurano sicurezza, confort, amore e fiducia, e se avranno una gran relazione, la figlia vorrà stare più vicina a lei che alla sua miglior amica. La madre persevera, si aggancia come una colla nel corso della vita. È consigliera, perché orienta sua figlia con il suo esempio, e anche con istruzioni e insegnamenti diretti, e parlando di sentimenti, da donna a donna. Meeker mette in guardia dalle madri che domandano, che controllano, quelle che sono lontane e quelle che cercano di essere “amiche” della figlia (soltanto quando la figlia è già adulta e indipendente la madre può passare a essere amica; prima, deve restare ferma come autorità e guida).

 

  1. PAPÀ: SII IL SUO PRIMO AMORE, PROTETTORE E LEADER

Questo capitolo riprende molti temi del suo libro Padri forti. Le virtù che una bambina vede in suo padre sono quelle che cercherà in un ragazzo perché sia suo marito. “Inevitabilmente, i padri sono la sagoma dalla quale le bambine ottengono il proprio modello di uomo. Le bambine che crescono con un legame forte con i propri padri da piccole crescono più sicure di se stesse. E se hanno più fiducia in se stesse, godranno di relazioni più salutari con gli uomini, saranno più lontane dall’essere sessualmente attive da adolescenti, dal restare incinta, innamorarsi di ragazzi maschilisti, crudeli o egoisti”. La bambina vuole che il papà la protegga e l’adolescente, sebbene si lamenti, si aspetta che suo padre si sforzi di proteggerla. Un padre che domanda ogni sera alla figlia scontrosa “com’è andata la giornata” finisce per ottenere molto. Vale la pena cercare scuse per stare insieme.

 

  1. AIUTALA A CONTROLLARE I MONITOR / SCHERMI

“Il timore principale che prima avevano i genitori per i propri figli adolescenti era il sesso, le droghe e l’alcol. Ora la preoccupazione principale sono le reti sociali. Se prima ti avesse preoccupato una serie televisiva, avresti chiuso il televisore. Oggi non è tanto semplice, il contenuto è peggiore, la pornografia esplicita è comune e popolare e molte piattaforme di reti sociali sono arrivate in forma perniciosa fino ai cuori degli adolescenti generando dipendenza. I timori dei genitori sono più che giustificati”.

Come pediatra, la Meeker sa che l’uso intenso di reti sociali va legato alla depressione. Inoltre, “tutte le adolescenti si confrontano tra loro e hanno grandi insicurezze, in 30 anni di professione pediatrica mai ho conosciuto un’eccezione a questa regola“. Su Internet questo “valorizzarsi per i likes” si fa più grave e dannoso.

I genitori devono limitare al massimo i monitor e i cellulari: lasciarli all’entrata di casa, proibirli durante i pasti, limitarli a un paio di momenti al giorno, ecc…

 

  1. INSEGNALE UN FEMMINISMO SALUTARE

Qui la dottoressa Meeker racconta esempi della sua epoca universitaria e di altre ragazze che conobbe allora. Parla della Rivoluzione sessuale e di quattro ondate di femminismo. Però la realtà è che dopo tutto questo, le donne sono meno felici (studio Il paradosso della felicità femminile decrescente di Stevenson e Wolfers), le donne hanno più ansia e depressione, sono più sole, molte vedono l’uomo come nemico, i bambini sono rifiutati (l’aborto danneggia i bebè, le donne, e tutti) e c’è una guerra femminista contro la femminilità.

È possibile un femminismo salutare? Sì… con Dio! “Dio è il femminista originale e più potente. Creò le donne con un valor inestimabile, diede loro un’anima eterna, elesse una donna affinché fosse Madre di suo Figlio… il femminismo di Dio appare nella Bibbia da tutte le parti”. È un femminismo che da autostima ma anche umiltà, che con fede e sforzo personale dà un carattere forte e con realismo segnala che la tenacia è per servire gli altri. È un femminismo che insegna ad amare gli altri, ad amare anche gli uomini. “Insegna a tua figlia che fanno gli uomini buoni”.

 

  1. ABITUDINI ALIMENTARI E GIUSTO EQUILIBRIO

Obesità, anoressia, bulimia… ai principi del secolo XXI erano già un problema grave, però con le reti sociali e Internet appaiono nuove varianti e problemi; pornografia, sexting e un bombardamento di immagini di ragazze sexy è il modello che ricevono le adolescenti e le sue amiche. Il fatto che la madre dica costantemente “sono grossa, devo dimagrire” fa pensare alla bambina che la guerra per il peso e la figura è la cosa più importante (e non deve essere così). Il libro dà molti consigli sull’alimentazione e la disciplina familiare durante i pasti.

 

  1. CONSOLIDA LA SUA FEDE IN DIO

La dottoressa Megan offre 13 dati sui benefici della fede sulla salute fisica e mentale (presi dallo studio del 2012 di Harold G. Koening sulla “Religion, Spirituality and Health“). “Gli agnostici e atei rifiutano la fede perché la considerano irreale, un racconto di fate, però per quanto ho potuto comprovare, la fede procurerà a tua figlia un senso sostanziale della realtà: la comprensione del fatto che fa parte di un tutto più grande di lei, che non tutto gira attorno a lei“.

Come dottoressa e pediatra rileva: “la ricerca di una soddisfazione personale piena non è uno stile di vita salutare, non apporta felicità, piuttosto procura disgrazia, per ciò che ho potuto constatare”. L’autrice nel libro propone “5 forme per trasmettere la fede a tua figlia”: include dare l’esempio e pregare.

 

  1. AIUTALA A SVILUPPARE UNA SESSUALITÀ SALUTARE

Su questo tema, nei libri precedenti, la dottoressa esponeva dati sulle infermità sessuali e sulle stragi tra i giovani, e la depressione grave, che va legata alla attività sessuale precoce (ed è causa ed effetto di una maggiore solitudine). Anche qui lo fa, e gli studi continuano ad essere contundenti. E, come 20 anni fa, le reti e la TV e l’ambiente invitano le adolescenti al sesso. “Sii sessualmente attiva e non sarai sola, perché sarai popolare, almeno tra i ragazzi”, è la grande promessa (che non si compie: i fidanzati usano e lasciano la ragazza dopo aver approfittato di lei, si estende la fama che è una disperata che andrà con chiunque, ecc.…)

Però nella nostra epoca si aggiunge la propaganda del genere che dall’infanzia insiste le bambine: “qual è il tuo genere? Forse sei un bambino con un corpo da bambina?” E la propaganda LGTB: se sei poco popolare tra i ragazzi, chissà che tu non sia lesbica o bisessuale e puoi provare con quelle del tuo stesso sesso. Sarai diversa, speciale e almeno qualcuno ti vorrà bene! Tutto questo, fin dai 12 anni. La dottoressa dà 10 consigli ai genitori, che includono l’essere un buon modello, facilitare il dialogo su questi temi e mantenere alcune regole molto chiare.

 

  1. AIUTALA A INCONTRARE BUONE AMICHE E A EVITARE LE CATTIVE

La dottoressa costata che le adolescenti necessitano di una o due amiche intime. I genitori devono appoggiare ciò, incentivarlo e animarlo. Al contrario, essere “molto popolare” e avere un’infinità di amiche non è maturo né è sano. Poi nella vita adulta sì è buono avere una grande rete di contatti amichevoli, che si aggiungono alle amicizie intime di sempre. Le amiche intime aiutano a far sì che una ragazza si esprima, si comprenda meglio, sia più sincera, sperimenti vincoli e possa maturare Per scoprire le cattive amiche e le tossiche, il libro offre una lista (la “cattivona”, la idolatra, la regina del dramma, quella che ci usa come scarico…)

 

  1. AIUTALA A ESSERE UNA DONNA FORTE, NON UNA VITTIMA

Come pediatra, l’autrice ha visto molte bambine rovinate da genitori super protettivi che consentivano tutte le pigrizie e le vanità della figlia, forse perché “poveretta, dato che è piuttosto brutta/grossa/ottusa/una cattiva studentessa, ecc.…” “Se sono vittima mi si consente tutto”, apprendono molti bambini e bambine. E nella vita adulta vivranno così, presentandosi come vittime invece di crescere in virtù e forza. I genitori devono educare i propri figli all’indipendenza, a vivere senza timore né rancore, ad assumere rischi e fallimenti ragionevoli…

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