NOTE BIOGRAFICHE
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Carlo Maria Martini, uno dei più noti biblisti italiani ma anche un uomo carismatico dalla grande capacità comunicativa, nacque il 15 febbraio del 1927 in un quartiere di Torino. A 17 anni prese la ferma decisione di entrare nella Compagnia di Gesù e nel 1952 fu ordinato sacerdote. Dottore in Teologia e licenziato in Filosofia, sviluppò un amore viscerale per la Sacra Scrittura, fondamentalmente specialista nella critica paleografica del Nuovo Testamento. Martini si dedicò alla docenza, compito che svolse dirigendo dapprima l’Istituto Pontificio Biblico in Gerusalemme e dal 1978 l’Università Pontificia Gregoriana. Nel dicembre dell’anno seguente San Giovanni Paolo II, allora Papa, lo nominò arcivescovo della più estesa arcidiocesi d’Europa: Milano. Incarico che ricoprì sino al 2002. Cardinale dal 1980, le sue posizioni sono state considerate vicine al progressismo, considerata la sua volontà di promuovere il dialogo tra credenti ed atei, così come tra le distinte religioni. Sua l’idea e l’attuazione della “Cattedra dei non credenti” a Milano, con la quale si promosse il confronto tra intellettuali laici e uomini di fede sui temi più scottanti dell’attualità. Sempre a Milano fu promotore della “Scuola della Parola”, per aiutare i giovani ad accostarsi alla Scrittura secondo il metodo della lectio divina. Considerato per molti anni il possibile successore del papa Giovanni Paolo II, Martini fu insignito nel 2000 con il Premio Principe delle Asturie di Scienze Sociali per il suo “grande contributo allo sviluppo delle Scienze Sociali e dell’Uomo”, così come per “l’aver aperto vie di dialogo con le altre religioni” e con i non credenti. I membri della giuria che gli assegnarono il detto premio arrivarono a dire di lui che “è considerato l’intellettuale più importante del cristianesimo del secolo XX”.
Autore di oltre 450 opere, tradotte in tutte le principali lingue del mondo, per lo più improntate su temi biblici, ma anche teologici e persino indirettamente politici, come In cosa credono quelli che non credono? Un dialogo sull’etica di fine millennio, testo nel quale scambia opinioni epistolari con il filosofo italiano Umberto Eco e ancora: La debolezza è la mia forza; Il caso serio della fede; Le ali della libertà; Qualcosa in cui credere.
La sua nascita al Cielo nel 31 agosto 2012, è stata accompagnata da messaggi di cordoglio provenienti da tutto il mondo. Il suo insegnamento resta per la Chiesa e non solo, un tesoro di inestimabile valore.